Tra Sacro e Sacromonte: quinta edizione tra grandi autori ed interpreti di pregio

Stamattina a Varese – alle spalle della basilica di San Vittore – è stata presentata la quinta edizione del Festival Teatrale ‘Tra Sacro e Sacromonte’, che si terrà nella suggestiva location del santuario, articolandosi in una serie di imperdibili appuntamenti one shot dal 3 al 31 luglio.

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Ad illustrare il programma della kermesse – ricordando anche il lustro acquisito, e la rilevanza a livello nazionale, in un solo quinquennio -, è stato il regista, qui direttore artistico, Andrea Chiodi, che si è soffermato, anzitutto, sulle specificità di questa manifestazione, che non ripropone semplicemente spettacoli circuitati nelle precedenti stagioni teatrali, ma che chiama i soggetti protagonisti – attori, registi o drammaturghi, che siano – ad un impegno artistico produttivo ex novo – ricordiamo, in tal senso, ad esempio, la coproduzione, insieme al Festival di San Miniato, di “Anima errante” di Roberto Cavosi, lo scorso anno, per la regia di Carmelo Rifici e con Maddalena Crippa. Una scelta ben precisa, che il direttore artistico ha svelato essere alla base della partecipazione di un’attrice come Lucilla Morlacchi, la cui adesione vuol essere risposta ad una proposta di qualità.

Un Festival che ha saputo accreditarsi in tempo brevissimo, dicevamo, guadagnandosi il sostegno sia di Comune e Provincia – presente l’assessore, Sergio Ghiringhelli, a rappresentanza della giunta comunale  – che di istituzioni private e che vede il proprio interlocutore privilegiato nella Fondazione Paolo VI, retta e voluta, fin dal 1976, da Mons. Carlo Maria Colombo e poi passata nelle mani di Mons. Pasquale Macchi, segretario di Paolo VI, prima di giungere all’attuale direzione di Mons. Donnini, che, nel proprio intervento, ha ricordato: “Dire Paolo VI o dire Mons. Macchi è un po’ la stessa cosa, per il tipo di legame, che li univa…”.

la terrazza del mosè
la terrazza del mosè

Un Festival che si richiama, dunque, alla valenza vocazionale , anche, del luogo che ne sarà teatro, ricordando le parole rivolte da Paolo VI agli artisti, in un suo intervento del 1965: “Questo mondo, nel quale viviamo, ha bisogno della bellezza per non sprofondare nella disperazione…”. Ed è esattamente questo, il filo rosso – poetico, ma anche logistico e spirituale, della kermesse, quest’anno incentrata sui temi di lavoro, crisi, società odierna, possibili ipotesi di Redenzione e rapporto fra uomo e Mistero nella vita di tutti i giorni.

Nel dettaglio: ad inaugurare il festival – il 3 luglio -, sarà Giorgio Albertazzi, che, con CORI da “LA ROCCA” di T.S.Eliot, darà il via a quella sinergia di competenze artistiche differenti, che è altra caratteristica precipua del Festival.

Sarà poi la volta di “NUVOLABALENACOCCODRILLO”, spettacolo per bambini, di e con Chicco e Betty Colombo – coproduzione col Parco Regionale Campo dei Fiori, in replica l’8 ed il 29 luglio.

A seguire:  il 10 luglio “IL SUGO DELLA STORIA”da ‘I Promessi Sposi’ di Alessandro Manzoni – di cui son stati ricordati i lunghi periodi di soggiorno presso i luoghi del santuario del Sacro Monte, specie nei periodi più tormentati -, in collaborazione con Proxima Res;

il 15 luglio “A.U.F. UNO SPETTACOLO DUOMO”, di Paolo Covassi, Luca Doninelli e Carlo Pastori (pure in scena), richiamandosi al celeberrimo acronimo ‘Ad Usum Fabricae’, riferito ai privilegi riconosciuti alle maestranze chiamate alla costruzione del duomo meneghino e che segna anche il Patrocinio della curia Milanese al progetto artistico;

il 17 luglio “IL GRANDE INQUISITORE” da ‘I Fratelli Karamazov’ di F. Dostoevskij con Lucilla Morlacchi;

il 24 luglio “DEVE TRATTARSI DI AUTENTICO AMORE PER LA VITA” dai Diari di Etty Hillesum – scrittrice olandese di origine abraica e vittima dell’olocausto –  con Maddalena Crippa, Federica Fracassi e Laura Marinoni;

il 25 luglio “TUTTA LA LUCE DEL MONDO”, incontro con Aldo Nove, che presenterà il suo omonimo libro incentrato sulla figura di San Francesco. Chiodi ha sottolineato come, seppur lontano dalle corde delle fede, Nove sia stato talmente avvinto dalla figura del Santo, che gli stessi frati ne hanno voluto la presenza nella basilica di Assisi;

31 luglio: lezione aperta “ATTRAVERSO L’IMPREVISTO”, esito del seminario quindicinale per attori a cura di Carmelo Rifici  – noto regista, dal settembre sarà il nuovo Direttore Artistico di Luganoinscena -, per la regia, Angela Demattè per la drammaturgia e Marta Ciàppina per il movimento.

A latere del programma artistico, una serie di iniziative, illustrate dalla direttrice organizzativa Jessica F. Silvani: laboratori e visite guidate e la possibilità di fruire di servizi navetta ad hoc, anche in abbinata agli eventi extra teatrali. Si è poi concluso ricordando la gratuità della fruizione degli spettacoli, in accordo a quello spirito popolare, che è caratteristica che s’intende salvaguardare.

 

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